Con quale ordine devono essere proposte, all’interno di un curriculum vitae da compilare, le proprie esperienze professionali ed i titoli di studio conseguiti? Nel caso in cui si avessero molti contenuti da proporre all’interno del proprio CV, in particolare molte esperienze lavorative, può essere un’idea alternativa piuttosto interessante quella di ordinare le diverse “righe” del CV sulla base della loro importanza.
La suddivisione tradizionale delle esperienze lavorative all’interno del curriculum prevede, come detto, un ordine puramente cronologico: i vari contenuti vengono proposti, dunque, dall’esperienza professionale più recente fino a quella più datata. Scegliere di collocare tra le prime posizioni del CV, nella voce “esperienze lavorative”, le esperienze professionali considerate più interessanti non è affatto un’idea sbagliata, anzi, come detto, si tratta di una scelta particolarmente funzionale nel caso in cui si voglia rendere un CV specifico per la candidatura ad una determinata offerta lavorativa.
Porre in modo immediato all’attenzione del selezionatore le esperienze più in linea con quanto richiesto dalla proposta di lavoro, dunque, può rivelarsi un’ottima scelta per redigere un curriculum interessante. Qualora si optasse per questa soluzione, ad ogni modo, è importante che le date di inizio e di termine di ogni singolo periodo lavorativo siano accuratamente riportate: anche nel caso in cui non segua una sequenza cronologica, dunque, il CV risulterà allo stesso modo completo e dettagliato.