L’impianto di fitodepurazione è un sistema di depurazione delle acque reflue particolarmente adatto a durare nel tempo con ottimi livelli di efficienza nella pulizia delle acque sporche. Stando alle attuali soglie di perfezionamento delle tecniche di fitodepurazione, un buon impianto di fitodepurazione può durare anche oltre i 25 anni: si tenga ovviamente conto che tale durata non può che prendere in considerazione la necessità di una cura periodica e di una gestione accurata, e che – in ogni caso – non viene prevista la sostituzione del “medium di riempimento” durante la stessa vita dell’impianto.
Al fine di giungere a questo intervallo di tempo ideale, ricordiamo, è necessario che l’impianto di fitodepurazione sia gestito in maniera corretta, e sia oggetto di una periodica fase di manutenzione.
In merito, ricordate che la mancata vuotatura periodica dei pretrattamento o dei trattamenti primari, può rappresentare una causa molto pericolosa di intasamento graduale del fitodepuratore: una situazione che a lungo andare potrebbe pregiudicare il livello di efficienza del funzionamento dell’intero sistema.
Nel rispetto delle principali indicazioni fornite dal costruttore e dall’installatore, un impianto di fitodepurazione può invece garantire una ottimale risposta alle esigenze di purificazione dell’acqua sia nel breve che nel lungo – o lunghissimo – termine temporale.
Nei sistemi di fitodepurazione le piante svolgono un ruolo importantissimo: grazie ad esse è infatti possibile generare e conservare il contesto microbatterico utile per depurare le acque reflue. Ma quali sono le principali piante che è possibile utilizzare nella fitodepurazione?
La pianta più importante è certamente la cannuccia di palude: è una pianta piuttosto comune, che può raggiungere fino a 4 metri di altezza, con fusti contraddistinti da foglie lunghe e da una pannocchia bruna posta nella parte alta, estesa fino a 40 centimetri. La cannuccia di paluda germoglia a marzo, e fiorisce a luglio o ad agosto.
Tra le altre piante per fitodepurazione acquatiche, segnaliamo anche la mazzasorda, alta tra i 30 e gli 80 centimetri, con foglie lineari, lunghe e strette (fioritura tra i mesi di maggio e di giugno) e la stiancia, una specie erbacea perenne alta tra 1,5 e 2 metri, con foglie strette e lineari.
Infine, cenno di particolare apprezzamento deve essere attribuito al giunco, una specie perenne che può raggiungere 1,5 metri (3 metri nella “versione” da corde), sviluppando dei fusti verdi privi di foglie o con foglie molto brevi e avvolte intorno al fusto.