È in arrivo una nuova riforma che porterà molte novità nel mondo dell’avvocatura e che disciplinerà l’attività forense e lo svolgimento dell’esame di stato. Quali saranno quindi le novità? Nell’attesa le domande sono molte e le aspettative alte. Sono passati 4 anni dall’ultima riforma e per ora il D.M. n.23 /2016, pubblicato in G. U. il 1° marzo, ha individuato le 19 categorie di professionisti che possono partecipare alle associazioni degli avvocati a Verona. Questi liberi professionisti non dovranno essere iscritti all’albo, ma appartenere a ordini e collegi professionali. Questo permetterà di creare associazioni multidisciplinari, che potranno rendere servizi più completi ai clienti.
Per quanto riguarda l’esame di abilitazione, ecco quello che cambierà. Innanzitutto le prime variazioni sono sulle prove scritte, in quanto saranno intensificati i controlli preliminari. Per garantire la massima correttezza nello svolgimento, al massimo 2 ore prima dello svolgimento della prova, il Ministero della Giustizia invierà le tracce dei pareri e degli atti via PEC esclusivamente al Presidente della Commissione distrettuale. La segretezza sarà garantita da un sistema di crittografia. Anche per quanto riguarda l’orale sono previste grosse novità. In particolare sarà creato un database sul server del ministero da cui le Corti d’Appello dovranno estrarre i quesiti da sottoporre a ciascun candidato.
Anche il tirocinio subirà alcune variazioni: in particolare il tirocinio attivo potrà essere svolto presso un ente pubblico o un ufficio giudiziario per un massimo di 12 mesi, mentre 6 mesi sono obbligatori presso un avvocato. Il tirocinio teorico consiste, invece, nella frequenza obbligatoria per 18 mesi di corsi di formazione.
Importanti novità sono previste anche per quanto riguarda l’esercizio della professione forense. In breve, sono 6 i requisiti che si dovranno rispettare per poter restare nell’albo degli avvocati:
-possedere una partita iva;
-possedere uno studio e una utenza telefonica;
-possedere un indirizzo PEC;
-aver trattato almeno 5 incarichi giudiziali o stragiudiziali (come consulenza e pareri), anche affidati da altro studio;
-rispettare l’obbligo di aggiornamento professionale;
-aver stipulato una polizza assicurativa.
I consigli degli ordini procedono al controllo dei requisiti ogni tre anni, per chi è iscritto da meno di 5 anni. Se i requisiti richiesti non fossero rispettati il COA provvede alla cancellazione e il legale coinvolto non potrà chiedere il nuovo inserimento prima di 12 mesi.
Non resta quindi che aspettare la pubblicazione ufficiale della riforma per avere conferma di tutte le novità e per capire quanto il mondo dell’avvocatura sarà modificato dalle nuove leggi e che impatto avrà sulla studio legale verona.